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domenica 26 maggio 2013

Giustificati per fede,nella SANTISSIMA TRINITA'

Rm 5,1-5

Fratelli, giustificati per fede, noi siamo in pace con Dio per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo. Per mezzo di lui abbiamo anche, mediante la fede, l'accesso a questa grazia nella quale ci troviamo e ci vantiamo, saldi nella speranza della gloria di Dio.
E non solo: ci vantiamo anche nelle tribolazioni, sapendo che la tribolazione produce pazienza, la pazienza una virtù provata e la virtù provata la speranza.
La speranza poi non delude, perché l'amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato.


Gloria al Padre, al Figlio, allo Spirito Santo:
a Dio che è, che era e che viene.
Gv 16,12-15
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: "Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso.
Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future.
Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà".

martedì 21 maggio 2013

Love Jesus I LOVE YOU NICK

Siracide 2:Il timore di Dio nella prova


Il timore di Dio nella prova


[1]Figlio, se ti presenti per servire il Signore,
prepàrati alla tentazione.
[2]Abbi un cuore retto e sii costante,
non ti smarrire nel tempo della seduzione.
[3]Stà unito a lui senza separartene,
perché tu sia esaltato nei tuoi ultimi giorni.
[4]Accetta quanto ti capita,
sii paziente nelle vicende dolorose,
[5]perché con il fuoco si prova l'oro,
e gli uomini ben accetti nel crogiuolo del dolore.
[6]Affidati a lui ed egli ti aiuterà;
segui la via diritta e spera in lui.
[7]Quanti temete il Signore, aspettate la sua misericordia;
non deviate per non cadere.
[8]Voi che temete il Signore, confidate in lui;
il vostro salario non verrà meno.
[9]Voi che temete il Signore, sperate i suoi benefici,
la felicità eterna e la misericordia.
[10]Considerate le generazioni passate e riflettete:
chi ha confidato nel Signore ed è rimasto deluso?
O chi ha perseverato nel suo timore e fu abbandonato?
O chi lo ha invocato ed è stato da lui trascurato?
[11]Perché il Signore è clemente e misericordioso,
rimette i peccati e salva al momento della tribolazione.
[12]Guai ai cuori pavidi e alle mani indolenti
e al peccatore che cammina su due strade!
[13]Guai al cuore indolente perché non ha fede;
per questo non sarà protetto.
[14]Guai a voi che avete perduto la pazienza;
che farete quando il Signore verrà a visitarvi?
[15]Coloro che temono il Signore non disobbediscono alle sue parole;
e coloro che lo amano seguono le sue vie.
[16]Coloro che temono il Signore cercano di piacergli;
e coloro che lo amano si saziano della legge.
[17]Coloro che temono il Signore tengono pronti i loro
cuori
e umiliano l'anima loro davanti a lui.
[18]Gettiamoci nelle braccia del Signore
e non nelle braccia degli uomini;
poiché, quale è la sua grandezza,
tale è anche la sua misericordia.

domenica 19 maggio 2013

Veni creator Spiritus


Vieni Santo Spirito,vieni per MARIA SS.- Maranatha,vieni Signore Gesù.


LO SPIRITO SANTO


Consacrazione allo Spirito Santo

O Santo Spirito
Amore che procede dal Padre e dal Figlio
Fonte inesauribile di grazia e di vita
a te desidero consacrare la mia persona,
il mio passato, il mio presente, il mio futuro, i miei desideri,
le mie scelte, le mie decisioni, i miei pensieri, i miei affetti,
tutto quanto mi appartiene e tutto ciò che sono.

Tutti coloro che incontro, che penso che conosco, che amo
e tutto ciò con cui la mia vita verrà a contatto:
tutto sia beneficato dalla Potenza della tua Luce, del tuo Calore, della tua Pace.

Tu sei Signore e dai la vita
e senza la tua Forza nulla è senza colpa.

O Spirito dell’Eterno Amore
vieni nel mio cuore, rinnovalo
e rendilo sempre più come il Cuore di Maria,
affinché io possa diventare, ora e per sempre,
Tempio e Tabernacolo della Tua Divina presenza.


Corona allo Spirito Santo
O Dio vieni a salvarmi
Signore vieni presto in mio aiuto

Gloria al Padre...
Come era nel principio...

Vieni, o Spirito di Sapienza, distaccaci dalle cose della terra, e infondici amore e gusto per le cose del cielo.
Padre Santo, nel nome di Gesù manda il tuo Spirito a rinnovare il mondo. ( 7 volte)

Vieni, o Spirito d’Intelletto, rischiara la nostra mente con la luce dell’eterna verità e arricchiscila di santi pensieri.
Padre Santo, nel nome di Gesù manda il tuo Spirito a rinnovare il mondo. ( 7 volte)

Vieni, o Spirito di Consiglio, rendici docili alle tue ispirazioni e guidaci sulla via della salute.
Padre Santo, nel nome di Gesù manda il tuo Spirito a rinnovare il mondo. ( 7 volte)

Vieni, o Spirito di Fortezza, e dacci forza, costanza e vittoria nelle battaglie contro i nostri spirituali nemici.
Padre Santo, nel nome di Gesù manda il tuo Spirito a rinnovare il mondo. ( 7 volte)

Vieni, o Spirito di Scienza, sii Maestro alle anime nostre, e aiutaci a mettere in pratica  i tuoi insegnamenti.
Padre Santo, nel nome di Gesù manda il tuo Spirito a rinnovare il mondo. ( 7 volte)

Vieni, o Spirito di Pietà, vieni a dimorare nel nostro cuore per possederne e santificarne tutti gli affetti.
Padre Santo, nel nome di Gesù manda il tuo Spirito a rinnovare il mondo. ( 7 volte)

Vieni, o Spirito di Santo Timore, regna sulla nostra volontà, e fa che siamo sempre disposti a soffrire ogni male anziché peccare.
Padre Santo, nel nome di Gesù manda il tuo Spirito a rinnovare il mondo. ( 7 volte)

Preghiamo
Venga il Tuo Spirito, Signore, e ci trasformi interiormente con i Suoi doni: 
crei in noi un cuore nuovo, affinché possiamo piacere a Te e conformarci alla tua volontà.
Per Cristo nostro Signore. Amen

Sequenza allo Spirito Santo

Vieni, Spirito Santo, / manda a noi dal cielo /  un raggio della tua luce. 

Vieni, padre dei poveri, /  vieni, datore dei doni, / vieni, luce dei cuori. 

Consolatore perfetto; / ospite dolce dell'anima, /  dolcissimo sollievo. 

Nella fatica, riposo, / nella calura, riparo, / nel pianto, conforto. 

O luce beatissima, /  invadi nell’intimo / il cuore dei tuoi fedeli. 

Senza la tua forza, / nulla è nell'uomo, / nulla senza colpa. 

Lava ciò che è sordido, / bagna ciò che è arido, / sana ciò che sanguina. 

Piega ciò che è rigido, / scalda ciò che è gelido, / drizza ciò che è sviato. 

Dona ai tuoi fedeli, / che solo in te confidano, / i tuoi santi doni. 

Dona virtù e premio, / dona morte santa, / dona gioia eterna. 

Amen


Inno allo Spirito Santo

Vieni o Spirito Creatore, 
visita le nostre menti, 
riempi della tua grazia i cuori che hai creato. 

O dolce Consolatore,
dono del Padre altissimo, 
acqua viva, fuoco, amore, santo crisma dell'anima. 

Dito della mano di Dio, 
promesso dal Salvatore, 
irradia i tuoi sette doni, suscita in noi la parola. 

Sii luce all'intelletto, fiamma ardente nel cuore; 
sana le nostre ferite col balsamo del tuo amore. 

Difendici dal nemico, reca in dono la pace, 
la tua guida invincibile ci preservi dal male. 

Luce d'eterna sapienza, svelaci il grande mistero 
di Dio Padre e del Figlio uniti in un solo Amore. 

Amen.


Preghiera allo Spirito Santo
di Paolo VI

Vieni, o Spirito Santo
e donami un cuore puro,
pronto ad amare Cristo Signore
con la pienezza, la profondità e la gioia
che tu solo sai infondere.
Donami un cuore puro,
come quello di un fanciullo
che non conosce il male
se non per combatterla e fuggirlo.
Vieni, o Spirito Santo
e donami un cuore grande,
aperto alla tua parola ispiratrice
e chiuso ad ogni meschina ambizione.
Donami un cuore grande e forte
capace di amare tutti,
deciso a sostenere per loro
ogni prova, noia e stanchezza,
ogni delusione e offesa.
Donami un cuore grande,
forte e costante fino al sacrificio,
felice solo di palpitare con il cuore di Cristo
e di compiere umilmente, fedelmente
e coraggiosamente la volontà di Dio.
Amen.


Preghiera allo Spirito Santo
di Giovanni Paolo II

Vieni, Spirito Santo,
vieni Spirito Consolatore,
vieni e consola il cuore di ogni uomo
che piange lacrime di disperazione.
Vieni, Spirito Santo,
vieni Spirito della luce,
vieni e libera il cuore di ogni uomo
dalle tenebre del peccato.
Vieni, Spirito Santo,
vieni Spirito di verità e di amore,
vieni e ricolma il cuore di ogni uomo
che senza amore e verità
non può vivere.
Vieni, Spirito Santo,
vieni, Spirito della vita e della gioia,
vieni e dona ad ogni uomo la piena comunione con te,
con il Padre e con il Figlio,
nella vita e nella gioia eterna,
per cui è stato creato e a cui è destinato.
Amen.


Preghiera allo Spirito Santo
di Sant'Agostino

Vieni in me, Spirito Santo,
Spirito di sapienza:
donami lo sguardo e l ’udito interiore,
perché non mi attacchi alle cose materiali
ma ricerchi sempre le realtà spirituali.
Vieni in me, Spirito Santo,
Spirito dell’amore:
riversa sempre più la carità nel mio cuore.
Vieni in me, Spirito Santo,
Spirito di verità:
concedimi di pervenire
alla conoscenza della verità
in tutta la sua pienezza.
Vieni in me, Spirito Santo,
acqua viva che zampilla
per la vita eterna:
fammi la grazia di giungere
a contemplare il volto del Padre
nella vita e nella gioia
senza fine.
Amen.


Preghiera allo Spirito Santo
di San Bernardo

O Spirito Santo,
anima dell’anima mia,
in te solo posso esclamare: Abbà, Padre.
Sei tu, o Spirito di Dio,
che mi rendi capace di chiedere
e mi suggerisci che cosa chiedere.
O Spirito d’amore,
suscita in me il desiderio
di camminare con Dio:
solo tu lo puoi suscitare.
O Spirito di santità,
tu scruti le profondità dell’anima
nella quale abiti,
e non sopporti in lei
neppure le minime imperfezioni:
bruciale in me, tutte,
con il fuoco del tuo amore.
O Spirito dolce e soave,
orienta sempre più
la mia volontà verso la tua,
perché la possa conoscere chiaramente,
amare ardentemente
e compiere efficacemente. Amen.


Preghiera allo Spirito Santo
di Santa Caterina da Siena

O Spirito Santo,
vieni nel mio cuore:
per la tua potenza
attiralo a te, o Dio,
e concedimi la carità
con il tuo timore.
Liberami, o Cristo,
da ogni mal pensiero:
riscaldami e infiammami
del tuo dolcissimo amore,
così ogni pena
mi sembrerà leggera.
Santo mio Padre,
e dolce mio Signore,
ora aiutami
in ogni mia azione.
Cristo amore,
Cristo amore. Amen.


Preghiera allo Spirito Santo
di Santa Teresa D'Avila

O Spirito Santo,
sei tu che unisci la mia anima a Dio:
muovila con ardenti desideri
e accendila con il fuoco
del tuo amore.
Quanto sei buono con me,
o Spirito Santo di Dio:
sii per sempre lodato e benedetto
per il grande amore che aflondi su di me!
Dio mio e mio Creatore
è mai possibile che vi sia
qualcuno che non ti ami?
Per tanto tempo non ti ho amato!
Perdonami, Signore.
O Spirito Santo,
concedi all’anima mia
di essere tutta di Dio e di servirlo
senza alcun interesse personale,
ma solo perché è Padre mio e mi ama.
Mio Dio e mio tutto,
c’è forse qualche altra cosa
che io possa desiderare?
Tu solo mi basti. Amen.


Preghiera allo Spirito Santo
di Frère Pierre-Yves di Taizé

Spirito che aleggi sulle acque,
calma in noi le dissonanze,
i flutti inquieti, il rumore delle parole,
i turbini di vanità,
e fa sorgere nel silenzio
la Parola che ci ricrea.
Spirito che in un sospiro sussurri
al nostro spirito il Nome del Padre,
vieni a radunare tutti inostri desideri,
falli crescere in fascio di luce
che sia risposta alla tua luce,
la Parola del Giorno nuovo.
Spirito di Dio, linfa d’amore
dell’albero immenso su cui ci innesti,
che tutti i nostri fratelli
ci appaiano come un dono
nel grande Corpo in cui matura
la Parola di comunione.


Invocazioni allo Spirito Santo
(della Beata Elena Guerra)

O Eterno Spirito, Luce, Verità, Amore e Bontà Infinita,
che abitando come Ospite dolcissimo nell' anima cristiana,
la rendi atta a produrre frutti di santità,
che derivando da te, o Principio sempre fecondo della vita spirituale,
si chiamano appunto frutti dello Spirito Santo,
noi, anime sterili, Ti supplichiamo di infonderci quella vitalità e fecondità
che produce e matura i Tuoi Santi Frutti!
Amen
- Vieni, o Fuoco di Paradiso, o Alito della Divinità, e fa' che in noi maturino i frutti di Castitàperfetta. - illumina i nostri sensi, infondi Amore nei nostri cuori
- Vieni, o Fuoco di Paradiso, o Alito della Divinità, e fa' che in noi maturino i frutti di angelicoDominio di sé. illumina i nostri sensi, infondi Amore nei nostri cuori
- Vieni, o Fuoco di Paradiso, o Alito della Divinità, e fa' che in noi maturino i frutti di cristianaModestia. - illumina i nostri sensi, infondi Amore nei nostri cuori
- Vieni, o Fuoco di Paradiso, o Alito della Divinità, e fa' che in noi maturino i frutti di operosa e costante Fedeltà. - illumina i nostri sensi, infondi Amore nei nostri cuori
- Vieni, o Fuoco di Paradiso, o Alito della Divinità, e fa' che in noi maturino i frutti di celestialeDolcezza. - illumina i nostri sensi, infondi Amore nei nostri cuori
- Vieni, o Fuoco di Paradiso, o Alito della Divinità, e fa' che in noi maturino i frutti di santaGenerosità. - illumina i nostri sensi, infondi Amore nei nostri cuori
- Vieni, o Fuoco di Paradiso, o Alito della Divinità, e fa' che in noi maturino i frutti di vera e costante Bontà. - illumina i nostri sensi, infondi Amore nei nostri cuori 

- Vieni, o Fuoco di Paradiso, o Alito della Divinità, e fa' che in noi maturino i frutti di soprannaturale Benevolenza. - illumina i nostri sensi, infondi Amore nei nostri cuori
- Vieni, o Fuoco di Paradiso, o Alito della Divinità, e fa' che in noi maturino i frutti di serena e generosa Pazienza. - illumina i nostri sensi, infondi Amore nei nostri cuori
- Vieni, o Fuoco di Paradiso, o Alito della Divinità, e fa' che in noi maturino i frutti di celeste Pace.
illumina i nostri sensi, infondi Amore nei nostri cuori
- Vieni, o Fuoco di Paradiso, o Alito della Divinità, e fa' che in noi maturino i frutti di santa e permanente Gioia. - illumina i nostri sensi, infondi Amore nei nostri cuori
- Vieni, o Fuoco di Paradiso, o Alito della Divinità, e fa' che in noi maturino i frutti di Carità divina.
illumina i nostri sensi, infondi Amore nei nostri cuori
Vieni, Santo Spirito, riempi i cuori dei tuoi fedeli
e accendi in essi il fuoco del Tuo Amore.
Manda il Tuo Spirito
e rinnoverai la faccia della Terra.

Benedici il Signore anima mia.

Salmo 102 (103)

Benedici il Signore, anima mia,
quanto è in me benedica il suo santo nome.

Benedici il Signore, anima mia,
non dimenticare tutti i suoi benefici.

Egli perdona tutte le tue colpe,
guarisce tutte le tue infermità,

salva dalla fossa la tua vita,
ti circonda di bontà e misericordia,

sazia di beni la tua vecchiaia,
si rinnova come aquila la tua giovinezza.

Il Signore compie cose giuste,
difende i diritti di tutti gli oppressi.

Ha fatto conoscere a Mosè le sue vie,
le sue opere ai figli d'Israele.

Misericordioso e pietoso è il Signore,
lento all'ira e grande nell'amore.

Non è in lite per sempre,
non rimane adirato in eterno.

Non ci tratta secondo i nostri peccati
e non ci ripaga secondo le nostre colpe.

Perché quanto il cielo è alto sulla terra,
così la sua misericordia è potente su quelli che lo temono;

quanto dista l'oriente dall'occidente,
così egli allontana da noi le nostre colpe.

Come è tenero un padre verso i figli,
così il Signore è tenero verso quelli che lo temono,

perché egli sa bene di che siamo plasmati,
ricorda che noi siamo polvere.

L'uomo: come l'erba sono i suoi giorni!
Come un fiore di campo, così egli fiorisce.

Se un vento lo investe, non è più,
né più lo riconosce la sua dimora.

Ma l'amore del Signore è da sempre,
per sempre su quelli che lo temono,
e la sua giustizia per i figli dei figli,

per quelli che custodiscono la sua alleanza
e ricordano i suoi precetti per osservarli.

Il Signore ha posto il suo trono nei cieli
e il suo regno domina l'universo.

Benedite il Signore, angeli suoi,
potenti esecutori dei suoi comandi,
attenti alla voce della sua parola.

Benedite il Signore, voi tutte sue schiere,
suoi ministri, che eseguite la sua volontà.

Benedite il Signore, voi tutte opere sue,
in tutti i luoghi del suo dominio.
Benedici il Signore, anima mia.


venerdì 17 maggio 2013

Peccatori, sì, tutti! ma corrotti, no!


L’essere peccatori non è un problema; lo è piuttosto non pentirsi di avere peccato, non provare vergogna per quello che si è fatto.  Papa Francesco — nell’omelia della messa di stamane, venerdì 17 maggio,  a Santa Marta — ha ripercorso la storia degli incontri di Pietro con Gesù, proponendone una lettura particolare. Gesù, ha fatto notare,  «consegna il suo gregge a un peccatore», Pietro.  «Peccatore  ma non corrotto» ha subito precisato, quasi a voler dare maggior forza a quanto stava per dire rivolto ai partecipanti alla celebrazione mattutina: «Peccatori, sì, tutti! ma corrotti, no». Peggio essere corrotti che peccatori.
Il Pontefice ha maturato questa riflessione commentando le letture del giorno (Atti degli apostoli  25, 13-21 e Giovanni  21, 15-19), mettendo soprattutto in evidenza il dialogo d’amore che si sviluppa tra Pietro e Gesù attraverso i loro frequenti incontri dopo il primo “Seguimi!” «quando suo fratello Andrea — ha ricordato  il Papa — lo ha portato da Gesù», il quale dopo averlo guardato «dice: “Ma tu sei Simone”? “Da adesso ti chiamerai Cefa, Pietra”». Era l’inizio di una missione,  ha spiegato, anche se «Pietro non aveva capito niente, ma la missione c’era».
Poi ha riproposto i tanti altri incontri di cui si parla nel Vangelo come per esempio «quella volta, quando Gesù fa il miracolo della pesca; quando Pietro dice a Gesù: “Io sono peccatore”, in un incontro e gli dice anche  “allontanati da me, Signore, perché io sono un peccatore!”. Poi, un altro incontro con Gesù, quando Gesù parla dell’Eucaristia, no?,  mangiare il pane, il Suo Corpo e alcuni si allontanavano, perché non capivano» ed era un discorso «che non piaceva loro». E a quelli che erano rimasti  «Gesù domanda: “Anche voi, volete allontanarvi?”. E Pietro dice: “Ma… Signore, tu solo hai parole di vita eterna”».
Il Santo Padre ha proseguito poi nella descrizione dei diversi incontri tra il Signore e i discepoli, sino a  quando si incrociano di nuovo gli sguardi di Gesù e di Pietro dopo che quest’ultimo, come previsto dal maestro, lo ha rinnegato per tre volte. «Quello sguardo di Gesù, tanto bello — ha detto il Papa —  tanto bello! E Pietro piange».  Questa «è la storia degli incontri » durante i quali Gesù forgia nell’amore l’anima di Pietro.
Quell’amore per il quale Pietro piange quando Gesù, in un altro incontro, «gli chiede per tre volte “Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?”». Ogni volta che Gesù ripete questa domanda a Pietro torna in mente  che lo ha rinnegato, che ha detto di non conoscerlo «e si vergogna. La vergogna di Pietro, no?». 
Insomma «è un uomo grande, questo Pietro. Peccatore: peccatore. Ma il Signore gli fa sentire, a lui e anche a noi, che tutti siamo peccatori» e  che «il problema non è essere peccatori», ma «non pentirsi del peccato, non avere vergogna di quello che abbiamo fatto. Quello è il problema». Ma Pietro sente questa vergogna, questa umiltà, no? Il peccato...».
Solo che Pietro aveva un cuore grande e questo  «lo porta a un incontro nuovo con Gesù, alla gioia del perdono, quella sera, quando ha pianto». Il Signore non recede  da quello che aveva promesso, cioè «“Tu sei pietra”, e anche in questo momento gli dice: “Pasci il mio gregge”» e consegna a un peccatore il suo gregge. «Ma Pietro — ha precisato il vescovo di Roma — era peccatore, ma non corrotto, eh? Peccatori, sì, tutti: corrotti, no».
San Pietro‚ (particolare del Reliquiario di san Biagio, Ragusa)Poi Papa Francesco ha raccontato, come spesso accade durante queste celebrazioni mattutine, un episodio della propria vita: «Una volta ho saputo di un prete, un buon parroco che lavorava bene; è stato nominato vescovo, e lui aveva vergogna perché non si sentiva degno, aveva un tormento spirituale. È andato dal confessore. Il confessore lo ha ascoltato  e poi gli ha detto: “Ma non ti spaventare. Se con quella così grossa che ha fatto Pietro, lo hanno fatto Papa, tu vai avanti!”.  È che il Signore è così. Il Signore è così. Il Signore ci fa maturare attraverso tanti incontri con lui, anche con le nostre debolezze, quando le riconosciamo; con i nostri peccati. Lui è così, e la storia di quest’uomo che si è lasciato proprio modellare — credo che si dica così — con tanti incontri con Gesù,  serve a tutti noi, perché siamo sulla stessa strada, dietro a Gesù per praticare il Vangelo. Pietro è un grande ma non perché sia dottore in questo o perché sia uno bravo che ha fatto questo... No: è un grande, è un nobile, ha un cuore nobile, e questa nobiltà lo porta al pianto, lo porta al dolore, alla vergogna ma anche a prendere il suo lavoro di pascere il gregge».
Un esempio per tutti  quest’uomo che si incontra continuamente col Signore, ha detto Papa Francesco concludendo, il quale  «lo purifica, lo fa più maturo» proprio con questi incontri. «Chiediamo che  aiuti anche  noi ad andare avanti cercando il Signore e ad incontrarlo. Ma più di questo è importante lasciarci incontrare dal Signore: lui sempre ci cerca, lui è sempre vicino a noi. Ma tante volte, noi guardiamo dall’altra parte perché non abbiamo voglia di parlare con il Signore o di lasciarci incontrare dal Signore: questa è una grazia. Ecco la grazia che ci insegna Pietro. Chiediamo oggi questa grazia».

La missione universale della chiesa.


particolarmente cari” perché mi aiutate a tenere vivo l’impegno dell’evangelizzazione nel mondo. È l’apprezzamento che Papa Francesco ha rivolto alle Pontificie Opere Missionarie, i cui responsabili – presenti a Roma per l’annuale Assemblea generale – sono stati ricevuti questa mattina in udienza in Vaticano. Per la Chiesa, ha detto il Papa, portare Cristo ovunque “non è una missione facoltativa ma essenziale”. Il servizio di Alessandro De Carolis: 
Annunciare il Vangelo è un “onore”, una “responsabilità” e un “dovere”. Tra i confini di queste tre parole Paolo VI tracciò circa 50 anni fa il campo d’azione delle Pontificie opere Missionarie (Pom). Papa Francesco, ricordando questa convinzione di Papa Montini, ribadisce di tenere in particolare considerazione il lavoro apostolico svolto dalle Pom a tutte le latitudini. “Mi siete particolarmente cari – spiega – perché mi aiutate a tenere sempre viva l’attività di evangelizzazione, paradigma di ogni opera della Chiesa”:
“La missionarietà è paradigma di ogni opera della Chiesa; è un atteggiamento paradigmatico. In effetti, il Vescovo di Roma è chiamato ad essere Pastore non solo della sua Chiesa particolare, ma anche di tutte le Chiese, affinché il Vangelo sia annunciato sino agli estremi confini della terra. E in questo compito, le Pontificie Opere Missionarie sono uno strumento privilegiato nelle mani del Papa, il quale è principio e segno dell’unità e dell’universalità della Chiesa”.
L’imperativo di annunciare Cristo a chi non lo conosce resta tale in ogni epoca della Chiesa. Missione “entusiasmante” e anche “difficile”, riconosce Papa Francesco, ma il “coraggio” di portarla avanti “viene da Dio”, perché non va mai dimenticato che la forza dell’evangelizzazione “appartiene a Lui”:
“Noi siamo chiamati ad aprirci sempre di più all’azione dello Spirito Santo, ad offrire tutta la nostra disponibilità per essere strumenti della misericordia di Dio, della sua tenerezza, del suo amore per ogni uomo e per ogni donna, soprattutto per i poveri, gli esclusi, i lontani. E questa per ogni cristiano, per tutta la Chiesa, non è una missione facoltativa, non è una missione facoltativa, ma essenziale”.
Ai responsabili sacerdoti, religiosi, suore e laici delle Pontificie Opere Missionarie Papa Francesco rinnova l’invito a tenere vivo il fuoco delle origini, “educare ogni cristiano, fin dall’infanzia, ad uno spirito veramente universale e missionario” e insieme “animare e formare le Chiese aprendole ad una dimensione ampia della missione evangelizzatrice”:
“Di fronte alla tentazione delle comunità di chiudersi in se stesse - è una tentazione più frequente, più frequente chiudersi in se stesse -, preoccupate dei propri problemi, il vostro compito è di richiamare la ‘missio ad gentes’, di testimoniare profeticamente che la vita della Chiesa e delle Chiese è missione, ed è missione universale”.
E insistendo sulla necessità per le comunità cristiane di avere ciascuna il cuore aperto sulle altre, Papa Francesco soggiunge:
“In questo contesto, vi invito ad avere un’attenzione particolare per le giovani Chiese, che non di rado operano in un clima di difficoltà, di discriminazione e di persecuzione, perché siano sostenute ed aiutate nel testimoniare con la parola e con le opere il Vangelo”.
Vibrante di cordialità e di simpatia il saluto dedicato inizialmente da Papa Francesco al cardinale Fernando Filoni, prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, che gli aveva presentato le Pom: 
“Il cardinale Filoni ha un lavoro in più in questo tempo: lui è professore. Viene da me per ‘insegnarmi la Chiesa’. Sì, viene e mi dice: questa diocesi è così, così e così… Io conosco la Chiesa grazie alla sue lezioni. Sono lezioni non a pagamento, lo fa gratuitamente” (applausi). 

Concludendo l’udienza, Papa Francesco torna sulle parole di Paolo VI che, osserva, sono così attuali che sembrano “scritte ieri”: 
Possa il mondo del nostro tempo, che cerca ora nell’angoscia, ora nella speranza, ricevere la Buona Novella non da evangelizzatori tristi e scoraggiati, impazienti e ansiosi, ma da ministri del Vangelo, la cui vita irradii fervore, che abbiano per primi ricevuto in loro la gioia del Cristo, e accettino di mettere in gioco la propria vita affinché il Regno sia annunziato e la Chiesa sia impiantata nel cuore del mondo”. (applausi)

giovedì 16 maggio 2013

Papa Francesco contro la "massoneria".

Papa Francesco

“L’essere umano è considerato egli stesso come un bene di consumo che si può usare e poi gettare. Abbiamo incominciato una cultura dello scarto”. 
“E’ l’adorazione dell’antico vitello d’oro che ha trovato una nuova e spietata immagine nel feticismo del denaro e nella dittatura dell’economia senza volto, né scopo realmente umano”
“Dietro questo atteggiamento si nasconde il rifiuto dell’etica, il rifiuto di Dio. Proprio come la solidarietà, l’etica dà fastidio! È considerata controproducente; come troppo umana, perché relativizza il denaro e il potere; come una minaccia, perché rifiuta la manipolazione e la sottomissione della persona”. 
“Perché l’etica conduce a Dio, il quale si pone al di fuori delle categorie del mercato. Dio è considerato da questi finanzieri, economisti e politici, come non gestibile - Dio non gestibile! - addirittura pericoloso perché chiama l’uomo alla sua piena realizzazione e all’indipendenza da ogni genere di schiavitù”.

E se diamo fastidio, benedetto sia il Signore. Avanti, come dice il Signore a Paolo: ‘Coraggio’”!


La Chiesa ha tanto bisogno del fervore apostolico che ci spinge avanti nell’annuncio di Gesù. E’ quanto sottolineato, stamani, da Papa Francesco nella Messa alla Casa Santa Marta. Il Papa ha inoltre messo in guardia dall’essere “cristiani da salotto” senza il coraggio anche di “dare fastidio alle cose troppo tranquille”. Alla Messa, concelebrata con il cardinale Peter Turkson e mons. Mario Toso, presidente e segretario di “Giustizia e Pace”, ha preso parte un gruppo di dipendenti del dicastero e della Radio Vaticana. Il servizio di Alessandro Gisotti 
Tutta la vita di Paolo è stata “una battaglia campale”, una “vita con tante prove”. Papa Francesco ha incentrato la sua omelia sull’Apostolo delle Genti, che, ha detto, passa la sua vita di “persecuzione in persecuzione”, ma non si scoraggia. Il destino di Paolo, ha sottolineato, “è un destino con tante croci, ma lui va avanti; lui guarda il Signore e va avanti”:
“Paolo dà fastidio: è un uomo che con la sua predica, con il suo lavoro, con il suo atteggiamento dà fastidio, perché proprio annunzia Gesù Cristo e l’annunzio di Gesù Cristo alle nostre comodità, tante volte alle nostre strutture comode - anche cristiane, no? - dà fastidio. Il Signore sempre vuole che noi andiamo più avanti, più avanti, più avanti… Che noi non ci rifugiamo in una vita tranquilla o nelle strutture caduche, queste cose, no? Il Signore… E Paolo, predicando il Signore, dava fastidio. Ma lui andava avanti, perché lui aveva in sé quell’atteggiamento tanto cristiano che è lo zelo apostolico. Aveva proprio il fervore apostolico. Non era un uomo di compromesso. No! La verità: avanti! L’annunzio di Gesù Cristo: avanti!”
Certo, ha osservato Papa Francesco, San Paolo era un “uomo focoso”. Ma qui non si tratta solo del suo temperamento. E’ il Signore che “si immischia in questo”, in questa battaglia campale. Anzi, ha continuato, è proprio il Signore che lo spinge “ad andare avanti”, a dare testimonianza anche a Roma:
“Fra parentesi, a me piace che il Signore si preoccupi di questa diocesi, fin da quel tempo… Siamo privilegiati! E Lo zelo apostolico non è un entusiasmo per avere il potere, per avere qualcosa. E’ qualcosa che viene da dentro, che lo stesso Signore lo vuole da noi: cristiano con zelo apostolico. E da dove viene questo zelo apostolico? Viene dalla conoscenza di Gesù Cristo. Paolo ha trovato Gesù Cristo, ha incontrato Gesù Cristo, ma non con una conoscenza intellettuale, scientifica - quello è importante, perché ci aiuta - ma con quella conoscenza prima, quella del cuore, dell’incontro personale”.
Ecco cosa spinge Paolo ad andare avanti, “ad annunziare Gesù sempre”. E ha aggiunto: “E’ sempre nei guai, ma nei guai non per i guai, ma per Gesù”, annunciando Gesù “le conseguenze sono queste”. Il fervore apostolico, ha sottolineato, si capisce solo “in un’atmosfera d’amore”. Lo zelo apostolico, ha detto ancora, “ha qualcosa di pazzia, ma di pazzia spirituale, di sana pazzia”. E Paolo “aveva questa sana pazzia”. Il Papa ha dunque invitato tutti i fedeli a chiedere allo Spirito Santo che faccia crescere in noi lo zelo apostolico che non deve appartenere solo ai missionari. D'altro canto, ha avvertito, anche nella Chiesa ci sono “cristiani tiepidi”, che “non sentono di andare avanti”:
“Anche ci sono i cristiani da salotto, no? Quelli educati, tutto bene, ma non sanno fare figli alla Chiesa con l’annunzio e il fervore apostolico. Oggi possiamo chiedere allo Spirito Santo che ci dia questo fervore apostolico a tutti noi, anche ci dia la grazia di dare fastidio alle cose che sono troppo tranquille nella Chiesa; la grazia di andare avanti verso le periferie esistenziali. Tanto bisogno ha la Chiesa di questo! Non soltanto in terra lontana, nelle chiese giovani, nei popoli che ancora non conoscono Gesù Cristo, ma qui in città, in città proprio, hanno bisogno di questo annuncio di Gesù Cristo. Dunque chiediamo allo Spirito Santo questa grazia dello zelo apostolico, cristiani con zelo apostolico. E se diamo fastidio, benedetto sia il Signore. Avanti, come dice il Signore a Paolo: ‘Coraggio’”!

mercoledì 15 maggio 2013

Gv 17,11b-19 Consacrarsi e ricapitolare tutto in CRISTO



Gv 17,11b-19
In quel tempo, [Gesù, alzàti gli occhi al cielo, pregò dicendo:]
«Padre santo, custodiscili nel tuo nome, quello che mi hai dato, perché siano una sola cosa, come noi.
Quand'ero con loro, io li custodivo nel tuo nome, quello che mi hai dato, e li ho conservati, e nessuno di loro è andato perduto, tranne il figlio della perdizione, perché si compisse la Scrittura. Ma ora io vengo a te e dico questo mentre sono nel mondo, perché abbiano in se stessi la pienezza della mia gioia. Io ho dato loro la tua parola e il mondo li ha odiati, perché essi non sono del mondo, come io non sono del mondo.
Non prego che tu li tolga dal mondo, ma che tu li custodisca dal Maligno. Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. Consacrali nella verità. La tua parola è verità. Come tu hai mandato me nel mondo, anche io ho mandato loro nel mondo;
per loro io consacro me stesso, perché siano anch'essi consacrati nella verità».




At 20,28-30
In quei giorni, Paolo diceva agli anziani della Chiesa di Èfeso: «Vegliate su voi stessi e su tutto il gregge, in mezzo al quale lo Spirito Santo vi ha costituiti come custodi per essere pastori della Chiesa di Dio, che si è acquistata con il sangue del proprio Figlio.
Io so che dopo la mia partenza verranno fra voi lupi rapaci, che non risparmieranno il gregge; perfino in mezzo a voi sorgeranno alcuni a parlare di cose perverse, per attirare i discepoli dietro di sé.

venerdì 10 maggio 2013

La fede.


Ebrei 11,1-3


1 La fede è fondamento delle cose che si sperano e prova di quelle che non si vedono. 2 Per mezzo di questa fede gli antichi ricevettero buona testimonianza.
3 Per fede noi sappiamo che i mondi furono formati dalla parola di Dio, sì che da cose non visibili ha preso origine quello che si vede.

Christus vincit! Christus Regnat! Christus Imperat!


Mettetevi alla sequela di Cristo Gesù, oh uomini, non mettetevi contro il Dio dell’Amore, provvedete alla vostra sicurezza, stando in Lui, per ottenere la salvezza e la vita eterna.
Non osate contraddire l’Ordine del Signore. State attenti, oh uomini! 

Le potenze del male ora si faranno terribili e per chi non sarà custodito in Cristo Gesù, per chi sarà stato lontano per odio contro il suo Dio, sarà maledetto e sarà preda del demonio!
La battaglia è in atto!
Le forze del Bene già combattono contro le forze del male!
Nel Cielo già si combatte l’ultima battaglia!
Gli angeli di Dio combattono contro gli angeli caduti!
È la fine della storia del male, il Dio dell’Amore dice il Suo basta a questo cancro e indìce la battaglia finale contro il nemico infernale! 


Nel cielo apparirà la scritta: 

"VITTORIA!!!"
Christus vincit! Christus Regnat! Christus Imperat!

Avanti, oh figli dell’Amore! Venite al Mio fianco per essere vincitori contro la tenebra. 
Rinunciate a satana e sarete vincitori al fianco del vostro Dio Re! 
Dio Padre, Figlio e Spirito Santo!

sabato 4 maggio 2013

Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me


Gv 15,18-21
Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma vi ho scelti io dal mondo, per questo il mondo vi odia.
Ricordatevi della parola che io vi ho detto: "Un servo non è più grande del suo padrone". Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra. Ma faranno a voi tutto questo a causa del mio nome, perché non conoscono colui che mi ha mandato».



Salmo 99 (100)
Acclamate il Signore, voi tutti della terra, 

servite il Signore nella gioia,
presentatevi a lui con esultanza.



Riconoscete che solo il Signore è Dio: 
egli ci ha fatti e noi siamo suoi, 
suo popolo e gregge del suo pascolo.



Varcate le sue porte con inni di grazie, 
i suoi atri con canti di lode,
lodatelo, benedite il suo nome;



perché buono è il Signore,
il suo amore è per sempre,
la sua fedeltà di generazione in generazione.