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sabato 30 marzo 2013

Sabato Santo


30 marzo - Sabato santo 
«Oggi sulla terra c’è un grande silenzio»: il Sabato santo

Nel secondo giorno del Triduo, il Sabato santo, «la Chiesa sosta presso il sepolcro del Signore meditando la sua passione e morte, astenendosi dal celebrare il sacrificio della Messa (la mensa resta senza tovaglia e ornamenti) fino alla solenne Veglia o attesa notturna della risurrezione» (Messale Romano, p. 160). Un giorno, dunque, di sosta silenziosa e orante nella memoria della sepoltura del Signore. Mentre la celebrazione eucaristica viene sospesa in attesa di gustarla nuovamente nella notte pasquale non cessa la laus perennis attraverso la liturgia delle Ore che, con antifone, inni, salmi e letture, contribuisce a definire i contorni di questo giorno. È il giorno del grande silenzio. Le parole cedono il posto allo stupore della contemplazione perché Cristo si è fatto solidale con la storia umana di tutti i tempi e porta la salvezza a tutti coloro che lo hanno atteso e hanno preparato il suo avvento. È il mistero della “discesa agli inferi” professato da alcuni Simboli antichi e tuttora dalla preghiera eucaristica IV, quale annuncio di salvezza per ogni uomo: nessuno è escluso dalla salvezza che Dio ha preparato per gli uomini in Cristo, nessuno è smarrito, Dio si fa solidale anche nella morte con l’uomo mortale.

· È il giorno in cui il mistero della discesa agli inferi viene silenziosamente celebrato. Per quanto le tradizioni delle Chiese siano unanimi nel ritenere per fede questo aspetto della Pasqua, si tratta di un articolo del Simbolo sovente trascurato. Introducendo la celebrazione comunitaria dell’Ufficio delle Letture e delle Lodi del mattino o come breve omelia, questo mistero può essere adeguatamente presentato quale tesoro di fede della Chiesa. A questo proposito la Lettera circolare sulla Preparazione e celebrazione delle feste pasquali ricorda che può essere esposta per la venerazione dei fedeli, oltre all’immagine del Cristo crocifisso e deposto nel sepolcro e l’immagine della beata Maria Vergine Addolorata, anche un immagine della discesa agli inferi «che illustra il mistero del sabato santo

venerdì 29 marzo 2013

Venerdì Santo

Come il Signore Gesù Cristo è il vero Figlio di Dio, così è la vera Carne di Cristo che noi mangiamo e il suo Sangue che noi beviamo 
(S.Ambrogio – De Sacram. 6,1)
(Is 52,13- 53,12)
Egli è stato trafitto per le nostre colpe.

Dal libro del profeta Isaia
Ecco, il mio servo avrà successo, sarà onorato, esaltato e innalzato grandemente.
Come molti si stupirono di lui - tanto era sfigurato per essere d'uomo il suo aspetto e diversa la sua forma da quella dei figli dell'uomo -, così si meraviglieranno di lui molte nazioni; i re davanti a lui si chiuderanno la bocca, poiché vedranno un fatto mai a essi raccontato e comprenderanno ciò che mai avevano udito.
Chi avrebbe creduto al nostro annuncio? A chi sarebbe stato manifestato il braccio del Signore?
È cresciuto come un virgulto davanti a lui e come una radice in terra arida.
Non ha apparenza né bellezza per attirare i nostri sguardi, non splendore per poterci piacere.
Disprezzato e reietto dagli uomini, uomo dei dolori che ben conosce il patire, come uno davanti al quale ci si copre la faccia; era disprezzato e non ne avevamo alcuna stima.
Eppure egli si è caricato delle nostre sofferenze, si è addossato i nostri dolori; e noi lo giudicavamo castigato, percosso da Dio e umiliato.
Egli è stato trafitto per le nostre colpe, schiacciato per le nostre iniquità.
Il castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di lui; per le sue piaghe noi siamo stati guariti.
Noi tutti eravamo sperduti come un gregge, ognuno di noi seguiva la sua strada; il Signore fece ricadere su di lui l'iniquità di noi tutti.
Maltrattato, si lasciò umiliare e non aprì la sua bocca; era come agnello condotto al macello, come pecora muta di fronte ai suoi tosatori, e non aprì la sua bocca.
Con oppressione e ingiusta sentenza fu tolto di mezzo; chi si affligge per la sua posterità?
Sì, fu eliminato dalla terra dei viventi, per la colpa del mio popolo fu percosso a morte.
Gli si diede sepoltura con gli empi, con il ricco fu il suo tumulo, sebbene non avesse commesso violenza né vi fosse inganno nella sua bocca. Ma al Signore è piaciuto prostrarlo con dolori.
Quando offrirà se stesso in sacrificio di riparazione, vedrà una discendenza, vivrà a lungo, si compirà per mezzo suo la volontà del Signore.
Dopo il suo intimo tormento vedrà la luce e si sazierà della sua conoscenza; il giusto mio servo giustificherà molti, egli si addosserà le loro iniquità.
Perciò io gli darò in premio le moltitudini, dei potenti egli farà bottino, perché ha spogliato se stesso fino alla morte ed è stato annoverato fra gli empi, mentre egli portava il peccato di molti e intercedeva per i colpevoli.

(Eb 4,14-165,7-9)
Dalla lettera agli Ebrei

Fratelli, poiché abbiamo un sommo sacerdote grande, che è passato attraverso i cieli, Gesù il Figlio di Dio, manteniamo ferma la professione della fede. Infatti non abbiamo un sommo sacerdote che non sappia prendere parte alle nostre debolezze: egli stesso è stato messo alla prova in ogni cosa come noi, escluso il peccato.
Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia per ricevere misericordia e trovare grazia, così da essere aiutati al momento opportuno.
[Cristo, infatti,] nei giorni della sua vita terrena, offrì preghiere e suppliche, con forti grida e lacrime, a Dio che poteva salvarlo da morte e, per il suo pieno abbandono a lui, venne esaudito. Pur essendo Figlio, imparò l'obbedienza da ciò che patì e, reso perfetto, divenne causa di salvezza eterna per tutti coloro che gli obbediscono.
Parola di Dio.

VANGELO (Gv 18,1- 19,42)
Passione del Signore.
Passione di nostro Signore Gesù Cristo secondo Giovanni
Catturarono Gesù e lo legarono
In quel tempo, Gesù uscì con i suoi discepoli al di là del torrente Cèdron, dove c'era un giardino, nel quale entrò con i suoi discepoli. Anche Giuda, il traditore, conosceva quel luogo, perché Gesù spesso si era trovato là con i suoi discepoli. Giuda dunque vi andò, dopo aver preso un gruppo di soldati e alcune guardie fornite dai capi dei sacerdoti e dai farisei, con lanterne, fiaccole e armi. Gesù allora, sapendo tutto quello che doveva accadergli, si fece innanzi e disse loro: «Chi cercate?». Gli risposero: «Gesù, il Nazareno». Disse loro Gesù: «Sono io!». Vi era con loro anche Giuda, il traditore. Appena disse loro «Sono io», indietreggiarono e caddero a terra. Domandò loro di nuovo: «Chi cercate?». Risposero: «Gesù, il Nazareno». Gesù replicò: «Vi ho detto: sono io.! Se dunque cercate me, lasciate che questi se ne vadano», perché si compisse la parola che egli aveva detto: «Non ho perduto nessuno di quelli che mi hai dato». Allora Simon Pietro, che aveva una spada, la trasse fuori, colpì il servo del sommo sacerdote e gli tagliò l'orecchio destro. Quel servo si chiamava Malco. Gesù allora disse a Pietro: «Rimetti la spada nel fodero: il calice che il Padre mi ha dato, non dovrò berlo?».

Lo condussero prima da Anna
Allora i soldati, con il comandante e le guardie dei Giudei, catturarono Gesù, lo legarono e lo condussero prima da Anna: egli infatti era suocero di Caifa, che era sommo sacerdote quell'anno. Caifa era quello che aveva consigliato ai Giudei: «È conveniente che un solo uomo muoia per il popolo».
Intanto Simon Pietro seguiva Gesù insieme a un altro discepolo. Questo discepolo era conosciuto dal sommo sacerdote ed entrò con Gesù nel cortile del sommo sacerdote. Pietro invece si fermò fuori, vicino alla porta. Allora quell'altro discepolo, noto al sommo sacerdote, tornò fuori, parlò alla portinaia e fece entrare Pietro. E la giovane portinaia disse a Pietro: «Non sei anche tu uno dei discepoli di quest'uomo?». Egli rispose: «Non lo sono». Intanto i servi e le guardie avevano acceso un fuoco, perché faceva freddo, e si scaldavano; anche Pietro stava con loro e si scaldava.
Il sommo sacerdote, dunque, interrogò Gesù riguardo ai suoi discepoli e al suo insegnamento. Gesù gli rispose: «Io ho parlato al mondo apertamente; ho sempre insegnato nella sinagoga e nel tempio, dove tutti i Giudei si riuniscono, e non ho mai detto nulla di nascosto. Perché interroghi me? Interroga quelli che hanno udito ciò che ho detto loro; ecco, essi sanno che cosa ho detto». Appena detto questo, una delle guardie presenti diede uno schiaffo a Gesù, dicendo: «Così rispondi al sommo sacerdote?». Gli rispose Gesù: «Se ho parlato male, dimostrami dov'è il male. Ma se ho parlato bene, perché mi percuoti?». Allora Anna lo mandò, con le mani legate, a Caifa, il sommo sacerdote.

Non sei anche tu uno dei suoi discepoli? Non lo sono!
Intanto Simon Pietro stava lì a scaldarsi. Gli dissero: «Non sei anche tu uno dei suoi discepoli?». Egli lo negò e disse: «Non lo sono». Ma uno dei servi del sommo sacerdote, parente di quello a cui Pietro aveva tagliato l'orecchio, disse: «Non ti ho forse visto con lui nel giardino?». Pietro negò di nuovo, e subito un gallo cantò.

Il mio regno non è di questo mondo
Condussero poi Gesù dalla casa di Caifa nel pretorio. Era l'alba ed essi non vollero entrare nel pretorio, per non contaminarsi e poter mangiare la Pasqua. Pilato dunque uscì verso di loro e domandò: «Che accusa portate contro quest'uomo?». Gli risposero: «Se costui non fosse un malfattore, non te l'avremmo consegnato». Allora Pilato disse loro: «Prendetelo voi e giudicatelo secondo la vostra Legge!». Gli risposero i Giudei: «A noi non è consentito mettere a morte nessuno». Così si compivano le parole che Gesù aveva detto, indicando di quale morte doveva morire.
Pilato allora rientrò nel pretorio, fece chiamare Gesù e gli disse: «Sei tu il re dei Giudei?». Gesù rispose: «Dici questo da te, oppure altri ti hanno parlato di me?». Pilato disse: «Sono forse io Giudeo? La tua gente e i capi dei sacerdoti ti hanno consegnato a me. Che cosa hai fatto?». Rispose Gesù: «Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non è di quaggiù». Allora Pilato gli disse: «Dunque tu sei re?». Rispose Gesù: «Tu lo dici: io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per dare testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce». Gli dice Pilato: «Che cos'è la verità?».
E, detto questo, uscì di nuovo verso i Giudei e disse loro: «Io non trovo in lui colpa alcuna. Vi è tra voi l'usanza che, in occasione della Pasqua, io rimetta uno in libertà per voi: volete dunque che io rimetta in libertà per voi il re dei Giudei?». Allora essi gridarono di nuovo: «Non costui, ma Barabba!». Barabba era un brigante.

Salve, re dei Giudei!
Allora Pilato fece prendere Gesù e lo fece flagellare. E i soldati, intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo e gli misero addosso un mantello di porpora. Poi gli si avvicinavano e dicevano: «Salve, re dei Giudei!». E gli davano schiaffi.
Pilato uscì fuori di nuovo e disse loro: «Ecco, io ve lo conduco fuori, perché sappiate che non trovo in lui colpa alcuna». Allora Gesù uscì, portando la corona di spine e il mantello di porpora. E Pilato disse loro: «Ecco l'uomo!».
Come lo videro, i capi dei sacerdoti e le guardie gridarono: «Crocifiggilo! Crocifiggilo!». Disse loro Pilato: «Prendetelo voi e crocifiggetelo; io in lui non trovo colpa». Gli risposero i Giudei: «Noi abbiamo una Legge e secondo la Legge deve morire, perché si è fatto Figlio di Dio».
All'udire queste parole, Pilato ebbe ancor più paura. Entrò di nuovo nel pretorio e disse a Gesù: «Di dove sei tu?». Ma Gesù non gli diede risposta. Gli disse allora Pilato: «Non mi parli? Non sai che ho il potere di metterti in libertà e il potere di metterti in croce?». Gli rispose Gesù: «Tu non avresti alcun potere su di me, se ciò non ti fosse stato dato dall'alto. Per questo chi mi ha consegnato a te ha un peccato più grande».

Via! Via! Crocifiggilo!
Da quel momento Pilato cercava di metterlo in libertà. Ma i Giudei gridarono: «Se liberi costui, non sei amico di Cesare! Chiunque si fa re si mette contro Cesare». Udite queste parole, Pilato fece condurre fuori Gesù e sedette in tribunale, nel luogo chiamato Litòstroto, in ebraico Gabbatà. Era la Parascève della Pasqua, verso mezzogiorno. Pilato disse ai Giudei: «Ecco il vostro re!». Ma quelli gridarono: «Via! Via! Crocifiggilo!». Disse loro Pilato: «Metterò in croce il vostro re?». Risposero i capi dei sacerdoti: «Non abbiamo altro re che Cesare». Allora lo consegnò loro perché fosse crocifisso.

Lo crocifissero e con lui altri due
Essi presero Gesù ed egli, portando la croce, si avviò verso il luogo detto del Cranio, in ebraico Gòlgota, dove lo crocifissero e con lui altri due, uno da una parte e uno dall'altra, e Gesù in mezzo. Pilato compose anche l'iscrizione e la fece porre sulla croce; vi era scritto: «Gesù il Nazareno, il re dei Giudei». Molti Giudei lessero questa iscrizione, perché il luogo dove Gesù fu crocifisso era vicino alla città; era scritta in ebraico, in latino e in greco. I capi dei sacerdoti dei Giudei dissero allora a Pilato: «Non scrivere: "Il re dei Giudei", ma: "Costui ha detto: Io sono il re dei Giudei"». Rispose Pilato: «Quel che ho scritto, ho scritto».

Si sono divisi tra loro le mie vesti
I soldati poi, quando ebbero crocifisso Gesù, presero le sue vesti, ne fecero quattro parti - una per ciascun soldato -, e la tunica. Ma quella tunica era senza cuciture, tessuta tutta d'un pezzo da cima a fondo. Perciò dissero tra loro: «Non stracciamola, ma tiriamo a sorte a chi tocca». Così si compiva la Scrittura, che dice: «Si sono divisi tra loro le mie vesti e sulla mia tunica hanno gettato la sorte». E i soldati fecero così.

Ecco tuo figlio! Ecco tua madre!
Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da quell'ora il discepolo l'accolse con sé.
Dopo questo, Gesù, sapendo che ormai tutto era compiuto, affinché si compisse la Scrittura, disse: «Ho sete». Vi era lì un vaso pieno di aceto; posero perciò una spugna, imbevuta di aceto, in cima a una canna e gliela accostarono alla bocca. Dopo aver preso l'aceto, Gesù disse: «È compiuto!». E, chinato il capo, consegnò lo spirito.

(Qui ci si genuflette e si fa una breve pausa)

E subito ne uscì sangue e acqua
Era il giorno della Parascève e i Giudei, perché i corpi non rimanessero sulla croce durante il sabato - era infatti un giorno solenne quel sabato -, chiesero a Pilato che fossero spezzate loro le gambe e fossero portati via. Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe all'uno e all'altro che erano stati crocifissi insieme con lui. Venuti però da Gesù, vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati con una lancia gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua. Chi ha visto ne dà testimonianza e la sua testimonianza è vera; egli sa che dice il vero, perché anche voi crediate. Questo infatti avvenne perché si compisse la Scrittura: «Non gli sarà spezzato alcun osso». E un altro passo della Scrittura dice ancora: «Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto».

Presero il corpo di Gesù e lo avvolsero con teli insieme ad aromi
Dopo questi fatti Giuseppe di Arimatèa, che era discepolo di Gesù, ma di nascosto, per timore dei Giudei, chiese a Pilato di prendere il corpo di Gesù. Pilato lo concesse. Allora egli andò e prese il corpo di Gesù. Vi andò anche Nicodèmo - quello che in precedenza era andato da lui di notte - e portò circa trenta chili di una mistura di mirra e di áloe. Essi presero allora il corpo di Gesù e lo avvolsero con teli, insieme ad aromi, come usano fare i Giudei per preparare la sepoltura. Ora, nel luogo dove era stato crocifisso, vi era un giardino e nel giardino un sepolcro nuovo, nel quale nessuno era stato ancora posto. Là dunque, poiché era il giorno della Parascève dei Giudei e dato che il sepolcro era vicino, posero Gesù.

Messaggi dal mondo

Javier Viesca (Messico) (fonte)

22 marzo 2013: "Non tutto è necessariamente triste in questi tempi; ho detto che questo è un momento della storia dell'umanità in cui tutto deve cambiare, ma in meglio, figlioli miei, questo dovete tenere nella mente e nel cuore…. questa purificazione che avrete, sarà per un cambiamento spirituale e anche fisico, vi converrà passarla, perché sarà bellissima, figlioli miei, e sarà un grande regalo per voi da parte mia, vostro Dio, per aver perseverato nel bene. Le vostre capacità fisiche e mentali aumenteranno in modo che non immaginate, figlioli miei; dunque non siate rattristati per ciò che sta per accadere, perché l'unica cosa che guadagnerete da tutto ciò sarà un'enorme crescita spirituale e anche fisica."

giovedì 28 marzo 2013

Messaggi dal mondo

http://messaggidagesucristo.wordpress.com/


24 marzo 2013 – La Mia Missione non è quella di darvi una nuova Bibbia, poiché questo non potrebbe mai accadere, poiché il Libro di Mio Padre contiene già tutta la Verità.

Il peccato starà sempre tra voi e Dio. Nessuna singola anima, compresi il peccatore più incallito e quelli tra di voi che sono anime elette, sarà esente dal peccato finché Io non tornerò di nuovo. Potete anche essere redenti ogni volta che confessate i vostri peccati, ma la vostra anima rimane purificata solo per un breve periodo di tempo.
Non pensate mai di non avere bisogno del Cibo della Vita. La Mia Luce ora vi attira a Me, mediante questa Missione molto speciale. Io vi concedo grandi benedizioni e grazie speciali quando rispondete alla Mia Chiamata, mentre vi invito verso il Mio Nuovo Regno, il Mio Nuovo Paradiso.
Potete credere che Dio non avesse bisogno di inviare un altro profeta, che l’umanità è stata liberata dalla morsa di Satana dopo la Mia Morte sulla Croce, che vi è già stata data la Verità attraverso i Miei Insegnamenti, e che la Verità è contenuta nel Libro di Mio Padre, la Santissima Bibbia. E voi avreste ragione, salvo che per questo. C’è ancora di più che dovete sapere, poiché le profezie contenute nel Libro della Rivelazione non vi sono note. Ne avete ricevuto un riassunto, e tuttavia molti di voi si rifiutano di riconoscerne il contenuto. Voi disdegnate il Libro della Rivelazione e non avete la volontà di comprenderlo.
La Mia Missione non è quella di darvi una nuova Bibbia, perché ciò non potrebbe mai accadere, poiché il Libro di Mio Padre contiene già tutta la Verità. Il Mio Compito, in un mondo che si è immerso nel paganesimo, è, da un lato, quello di ricordarvi la Verità e, dall’altro, il Mio Desiderio di preparare le vostre anime per il tempo della Mia Seconda Venuta.
Molti di voi dicono che Mi onorano, ma molti si sono allontanati dalla Verità. Molti non credono in Satana o all’esistenza dell’Inferno, e così non prendono sul serio il peccato. Siete stati indotti in un grave errore, a causa della vostra tolleranza per il peccato. Ed ora si manifesteranno i più grandi errori all’interno di tutte le Chiese Cristiane, quando il peccato verrà messo da parte. Sarete condotti verso una dottrina ingannevole. Si tratta di un piano predisposto dal maligno per strapparvi da Me.
Poiché la Mia Divina Presenza, il Mio Corpo e il Mio Sangue, è contenuta in ogni Tabernacolo del mondo, voi siete stati in grado di combattere il peccato. Ma adesso, quando si realizzerà il piano di rimuovere la Mia Santa Eucaristia, sarete impotenti.
È per questo che Io vi rivelo la Verità di ciò che deve avvenire, in modo che vi possiate preparare. È solo perché vi amo che oggi vi chiamo.
Quando gli errori saranno svelati, vi renderete conto di quanto dovete imparare, di come l’orgoglio vi ha impedito di accettare la Mia Mano di Misericordia e di come siete nulla senza di Me.
Il vostro Gesù.


Messaggi dal mondo

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3.795 - 24 marzo 2013
Cari figli, sono vostra Madre e vengo dal cielo per condurvi a Colui che è la vostra Via, Verità e Vita. Siate coraggiosi e testimoniate con la vostra vita che appartenete al Signore. Cercate il Signore, che vi ama e vi attende a braccia aperte. Fortificatevi nella sua parola e nell’Eucaristia. Pregate molto davanti alla croce. Vivete nel tempo delle grandi confusioni spirituali. Camminate verso un futuro doloroso. Una grande tempesta si abbatterà sulla grande imbarcazione, ma questa proseguirà verso il porto sicuro. Tesori andranno persi, ma saranno ritrovati e restituiti. Soffro per quello che verrà per gli uomini e le donne di fede. Pregate. Solo nella preghiera potete sperimentare la vittoria di Dio. Non tiratevi indietro. Quando tutto sembrerà perduto verrà per voi la gioia della vittoria, con il trionfo definitivo del mio Cuore Immacolato. Avanti senza paura. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

Messaggi dal mondo

Javier Viesca (Messico) (fonte)

20 marzo 2013: "Giorni tristi si avvicinano, piccoli miei, giorni difficili e di persecuzione.
Satana cerca di eliminare tutto il grano buono rimasto nel mondo e, anche se sa in anticipo di essere sconfitto, perché io, Gesù Cristo, sono venuto per vincere, ancora tenta di distruggere il più possibile.
Voleva stabilire di nuovo il suo potere, ma le mie verità e il mio amore hanno vinto, anche se ora sembra molto più forte… Figlioli miei, presto il sole uscirà con un nuovo splendore, illuminerà tutto, le coscienze, il vostro essere… voi che siete stati scelti, sapete nel vostro cuore che tutto è vicino, lo intuite, lo sentite intorno a voi, lo desiderate di cuore, perché questo significa un cambiamento tanto necessario per tutti voi. Tutto sarà purificato…
La vostra preghiera è molto necessaria per la salvezza di quei vostri fratelli che hanno ancora un po' di bontà e amore nel loro cuore e possono essere toccati dalla mia grazia e pentirsi."

mercoledì 27 marzo 2013

Messaggi dal mondo


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23 marzo 2013 – La Madre di Dio: il Corpo di Mio Figlio è stato ridotto a brandelli.

Quando accettai la chiamata di diventare la Madre di Dio, mi vincolai al Patto di Salvezza di Dio per l’umanità.
Quando portai Mio Figlio, sentivo lo stesso amore che ogni madre ha per il proprio bambino. Questo fanciullo puro e bellissimo era parte di me, carne mia e sangue mio. Eppure ero anche consapevole che Egli non era solo un bambino. Il Suo Spirito entró nella mia anima non appena posai gli occhi su di Lui. Egli ed io eravamo intrecciati come una cosa sola; sentivo ogni emozione, gioia, dolore e amore che scorrevano dentro di Lui. Sapevo anche che Egli era Divino e che quindi ero per Lui semplicemente una serva, anche se Egli non mi fece mai sentire così.
Come un bambino, egli appoggiava il suo Capo Divino vicino al mio petto e mormorava parole d’amore con una tale emozione che colmava il mio cuore ed mi sentivo come se stesse per scoppiare di felicità. Egli, questo piccolo bambino mio, è stato tutto quello per cui ho vissuto. Ogni contatto mi riempiva di una incredibile tenerezza e gioia. Tutti quelli che Lo vedevano, anche da bambino, mi dicevano quanto fosse speciale. I suoi occhi penetranti agitavano le loro anime e molti non capivano perché.
Questo legame speciale tra me e il Mio Figlio diletto non puó mai essere spezzato. Io sapevo di essere nata solo per poter diventare Sua Madre. Questo ruolo è stato l’unico motivo per la mia esistenza.
Così ho sempre risposto ad ogni suo bisogno, e Lui, con tanto amore e compassione, metteva tutte le mie esigenze prima delle Sue. Io, Sua Madre, Sua umile serva, ho sempre esaudito i suoi desideri.
Quando non fu creduto di essere il Figlio dell’Uomo, proclamando la Verità e facendo come Suo Padre desiderava, piansi lacrime amare. Come mi squarció il cuore dover testimoniare la Sua persecuzione.
Sopportai il Suo dolore non solo come avrebbe fatto qualsiasi madre, nel vedere il dolore inflitto a suo figlio, il Suo dolore diventò il mio e il mio divenne il Suo.
Lo costrinsero a camminare, le mani legate davanti con le corde intorno alla Sua vita, il che significava che poteva camminare solo trascinando i piedi e poco alla volta. Mentre la Croce veniva caricata sul Suo corpo lacerato e distrutto, il mio dolore era così straziante che mi sentivo continuamente svenire.
Il mio dolore non era solo fisico, la mia sofferenza trafisse il mio cuore e lo spezzò in due. Fino ad oggi il mio cuore è intrecciato con quello di Mio Figlio e così, durante la Settimana Santa, io rivivo di nuovo con Lui il dolore, il tormento e la persecuzione.
Bambini, sarebbe impossibile spiegare le barbarie inflitte a Mio Figlio perché voi le possiate capire; la flagellazione fu così feroce! Il corpo di Mio Figlio fu ridotto a brandelli.
Non dimenticate mai che Egli era il Figlio dell’Uomo, inviato per redimere ogni anima sulla terra, compresi quelli che sono vivi oggi nel mondo. Egli morì in una terribile agonia al fine di salvare tutti e ognuno di voi oggi. La Sua sofferenza non è finita sul Calvario. Essa sarà ancora sopportata da Lui, fino al Grande giorno della Sua Seconda Venuta.
Coloro che ignorano questi avvertimenti dal Cielo, sono liberi di farlo. Essi non saranno giudicati a causa di questo rifiuto, ma, appena si allontaneranno ulteriormente dalla Verità di queste rivelazioni dal Cielo, saranno tentati di peccare. I peccati a cui saranno tentati, saranno quelli che i nemici nella Chiesa di Mio Figlio sulla terra dichiareranno non essere più peccato.
Vi ringrazio, bambini, perché aprite le vostre menti, i vostri cuori e le vostre anime a questa chiamata dal Cielo inviata a voi a causa dell’Amore che Dio ha per tutti i Suoi figli.
La vostra amata Madre
Madre della Salvezza.

Messaggi dal mondo

http://www.colledelbuonpastore.it/

La Barca di Pietro ora affonderà nel suo male ma presto risorgerà in Me, il Cristo Risorto.


Carbonia, 23 marzo 2013
ora 14.40/14.50


Preparo il Mio popolo al Mio Ritorno!

Amati figli, ascoltate la parola del Mio amato Papa Ratzinger, perché in lui IO poso la Mia Verità!

È la fine di una chiesa malfamata, di una chiesa nella miseria del nemico! 
In essa è venuta la morte, in essa si è seduto il nemico che gestisce attraverso l’ordine dei patriarchi, della massoneria. 

Papa Benedetto vuole la sua libertà ma la sua libertà è nella Verità. 
Non c’è verità per chi, nel Mio Vangelo, non esercita in pienezza la Verità. 
Il suo ruolo è stato determinato da coloro che in Vaticano gestiscono! E non sono i Miei figli: essi si sono venduti agli illuminati, al potere della massoneria nera.
Ora vedrete la sua caduta con il compimento del III Segreto di Fatima. 
Vedrete crollare la Chiesa di Roma e vedrete fuggire colui che non ha osato opporsi alla massoneria.

La Barca di Pietro ora affonderà nel suo male ma presto risorgerà in Me, il Cristo Risorto.

Questo papa è di transizione: la sua fama è arrivata ai confini della Terra ma la sua fine è vicina! 
Vedrete Roma entrare nella disperazione e vedrete colui che si gonfierà di potere!
Verrà  tradito dai suoi stessi amici e tutto finirà nel sangue! 
Roma brucerà sotto i colpi dei nemici ma sarà purificata dal Mio fuoco d’amore, dallo Spirito Santo Amore.

È l’ora!!!
Gesù

Messaggi dal mondo

Zaro (Ischia) 

8 marzo 2013 (diffuso il 26-3): "Cari figli, vi amo e vi ringrazio per aver risposto in numerosi a questa mia chiamata. Figli, i tempi sono brevi, molto brevi, vi prego di convertirvi: pregate ogni giorno il Santo Rosario e vivete i messaggi che io da tempo vi dono. Cari giovani, oggi siete tanti, apritevi a Dio, aprite i vostri cuori e non temete. Egli è un Padre misericordioso che sa sempre perdonare. Io vi sono accanto e vi guido sul giusto cammino. Confessatevi, questo è un tempo di grazia non perdete più tempo."

Messaggi dal mondo


24 marzo 2013: "Non potete discendere da questo monte Casale senza essere stati da me trasformati in ostie viventi, offerte dallo Spirito Santo al Padre, per la salvezza del mondo e per il vicino avvento del Regno glorioso di Gesù. Cari figli, pregate con il cuore. Per questo, figli miei, vi formo alla più grande fedeltà a Cristo e vi invito a vivere, a pregare ed a predicare alla lettera il Vangelo, in una grande unità al Papa Francesco I°, che ha da Gesù il compito di mantenere la sua Chiesa nella verità della fede e carità… Il Papa dona a tutti la luce di Cristo, in questi tempi di grande oscurità… La Chiesa e il mondo hanno un grande bisogno del culto Eucaristico, Gesù ci attende in questo sacramento dell’amore."

Messaggi dal mondo


4 marzo 2013 (diffuso il 26-3): "Siamo in tempi molto tristi, con cuore puro e umile fate la preghiera giornaliera, raccomandatevi a Dio, al Padre Celeste. Figli non c’è altra uscita… Pregate per tutti i fratelli del mondo, soprattutto per coloro che non sanno pregare… in paradiso sono scritti tutti i nomi di coloro che pregano… Pregate per il Papa, per i Vescovi e per tutti i sacerdoti del mondo; questo è un appello che faccio! Figli prediletti, quelli che amano Dio si uniscano a Lui con la preghiera perché c’è quella brutta bestia che vuole distruggere il cristianesimo!… Grazie figli che mi avete ascoltato, questa Mamma esigente ma dolce."

martedì 26 marzo 2013

Testimoni di CRISTO.


IRAN , MORIRE PER GESU' TI GARANTISCE IL POSTO IN PARADISO. 
I MARTIRI CRISTIANI CHE NON RINNEGANO LA PROPRIA FEDE E CHE MUOIONO SORRIDENDO !


Daniele 3:1-30


1 Il re Nebucadnetsar fece una statua d’oro, alta sessanta cubiti e larga sei cubiti, e la eresse nella pianura di Dura, nella provincia di Babilonia. 2 E il re Nebucadnetsar mandò a radunare i satrapi, i prefetti, i governatori, i giudici, i tesorieri, i giureconsulti, i presidenti e tutte le autorità delle province, perché venissero alla inaugurazione della statua che il re Nebucadnetsar aveva eretta. 3 Allora i satrapi, i prefetti e i governatori, i giudici, i tesorieri, i giureconsulti, i presidenti e tutte le autorità delle province s’adunarono per la inaugurazione della statua, che il re Nebucadnetsar aveva eretta; e stavano in piedi davanti la statua che Nebucadnetsar aveva eretta.4 E l’araldo gridò forte: "A voi, popoli, nazioni e lingue è imposto che, 5 nel momento in cui udrete il suono del corno, del flauto, della cetra, della lira, del saltèro, della zampogna e d’ogni sorta di strumenti, vi prostriate per adorare la statua d’oro che il re Nebucadnetsar ha eretta; 6 e chiunque non si prostrerà per adorare, sarà immantinente gettato in mezzo ad una fornace di fuoco ardente". 7 non appena quindi tutti i popoli ebbero udito il suono del corno, del flauto, della cetra, della lira, del saltèro e d’ogni sorta di strumenti, tutti i popoli, tutte le nazioni e lingue si prostrarono e adorarono la statua d’oro, che il re Nebucadnetsar aveva eretta. 8 Allora, in quello stesso momento, alcuni uomini Caldei si fecero avanti, e accusarono i Giudei; 9 e, rivolgendosi al re Nebucadnetsar, gli dissero: "O re, possa tu vivere in perpetuo! 10 Tu, o re, hai emanato un decreto, per il quale chiunque ha udito il suono del corno, del flauto, della cetra, della lira, del saltèro, della zampogna e d’ogni sorta di strumenti deve prostrarsi per adorare la statua d’oro; 11e chiunque non si prostra e non adora, dev’esser gettato in mezzo a una fornace di fuoco ardente.12 Or vi sono degli uomini giudei, che tu hai preposti agli affari della provincia di Babilonia: Shadrac, Meshac, e Abed-nego; codesti uomini, o re, non ti tengono in alcun conto; non servono i tuoi dèi, e non adorano la statua d’oro che tu hai eretta". 13 Allora Nebucadnetsar, irritato e furioso, ordinò che gli fossero menati Shadrac, Meshac e Abed-nego; e quegli uomini furon menati in presenza del re. 14 Nebucadnetsar, rivolgendosi a loro, disse: "Shadrac, Meshac, Abed-nego, lo fate deliberatamente di non servire i miei dèi e di non adorare la statua d’oro che io ho eretto?15 Ora, se non appena udrete il suono del corno, del flauto, della cetra, della lira, del saltèro, della zampogna e d’ogni sorta di strumenti, siete pronti a prostrarvi per adorare la statua che io ho fatto, bene; ma se non l’adorate, sarete immantinente gettati in mezzo a una fornace di fuoco ardente; e qual è quel dio che vi libererà dalle mie mani?" 16 Shadrac, Meshac e Abed-nego risposero al re, dicendo: "O Nebucadnetsar, noi non abbiam bisogno di darti risposta su questo.17 Ecco, il nostro Dio che noi serviamo, è potente da liberarci, e ci libererà dalla fornace del fuoco ardente, e dalla tua mano, o re. 18 Se no, sappi o re, che noi non serviremo i tuoi dèi e non adoreremo la statua d’oro che tu hai eretto". 19 Allora Nebucadnetsar fu ripieno di furore, e l’aspetto del suo viso fu mutato verso Shadrac, Meshac e Abed-nego. Egli riprese la parola, e si ordinò che si accendesse la fornace sette volte più di quello che s’era pensato di fare; 20 Poi comandò ad alcuni uomini de’ più vigorosi del suo esercito di legare Shadrac, Meshac e Abed-nego, e di gettarli nella fornace del fuoco ardente. 21 Allora questi tre uomini furono legati con le loro tuniche, le loro sopravvesti, i loro mantelli e tutti i loro vestiti, e furon gettati in mezzo alla fornace del fuoco ardente. 22 E siccome l’ordine del re era perentorio e la fornace era straordinariamente riscaldata, la fiamma del fuoco uccise gli uomini che vi avevan gettato dentro Shadrac, Meshac e Abed-nego. 23 E quei tre uomini, Shadrac, Meshac e Abed-nego, caddero legati in mezzo alla fornace del fuoco ardente. 24 Allora il re Nebucadnetsar fu spaventato, si levò in gran fretta, e prese a dire ai suoi consiglieri: "Non abbiam noi gettato in mezzo al fuoco tre uomini legati?" quelli risposero e dissero al re: "Certo, o re!" 25 Ed egli riprese a dire: "Ecco, io vedo quattro uomini, sciolti, che camminano in mezzo al fuoco, senz’aver sofferto danno alcuno; e l’aspetto del quarto è come quello d’un figlio degli dèi". 26 Poi Nebucadnetsar s’avvicinò alla bocca della fornace del fuoco ardente, e prese a dire: "Shadrac, Meshac, Abed-nego, servi dell’Iddio altissimo, uscite, venite!" E Shadrac, Meshac e Abed-nego uscirono di mezzo al fuoco.27 E i satrapi, i prefetti, i governatori e i consiglieri del re, essendosi adunati, guardarono quegli uomini, e videro che il fuoco non aveva avuto alcun potere sul loro corpo, che i capelli del loro capo non erano stati arsi, che le loro tuniche non erano alterate, e ch’essi non avevano odor di fuoco. 28 E Nebucadnetsar prese a dire: "Benedetto sia l’Iddio di Shadrac, di Meshac e di Abed-nego, il quale ha mandato il suo angelo, e ha liberato i suoi servi che hanno confidato in lui, hanno trasgredito l’ordine del re, e hanno esposto i loro corpi, per non servire e non adorare altro dio che il loro! 29 Perciò, io faccio questo decreto: che chiunque, a qualsiasi popolo, nazione o lingua appartenga, dirà male dell’Iddio di Shadrac, Meshac e Abed-nego, sia fatto a pezzi, e la sua casa sia ridotta in un immondezzaio; perché non v’è alcun altro dio che possa salvare a questo modo".30 Allora il re fece prosperare Shadrac, Meshac e Abed-nego nella provincia di Babilonia.

Messaggi dal mondo (Riproposto integrale)


MESSAGGIO DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO
ALLA SUA AMATA FIGLIA LUZ DE MARÍA
20 MARZO 2013



Amato Popolo Mio:

CON AMORE INFINITO PER I MIEI FIGLI, MI DEDICO A LORO SENZA SOSTA E
MI DONO NELL'EUCARESTIA CON IL MIO CORPO E IL MIO SANGUE, COME CIBO D'AMORE 
PER TUTTI COLORO CHE SI PREPARANO CON DIGNITÀ.

Popolo Mio, quanto ti amo e ti cerco!

Miei amati, non trascurate le Mie esortazioni alla preghiera per l'Istituzione della Mia Chiesa e per Papa Francesco. Egli è Mio figlio. Quelli che lo hanno sostenuto in passato lo tradiranno e saranno proprio loro a far soccombere la Mia Istituzione e il Mio Corpo Mistico. Mio figlio, Papa Francesco, ha proposto delle buone opere per la Mia Chiesa, ma non gli consentiranno di portarle avanti; gli ostacoli continueranno a porsi senza fine e grandi cambiamenti saranno necessari per tutto ciò che concerne la Liturgia.

LA CHIESA È IN FERMENTO, MA DEVE FARE RITORNO ALLA SUA REALTÀ.

Gli oppressi sono troppo numerosi, la carestia affligge da anni grandi Continenti, i Miei piccoli muoiono di fame e... che cosa fa l'Istituzione della Mia Chiesa per moltiplicare i pani e i pesci?

Nella Mia Casa, il Vaticano, si sono installati potenti massoni e illuminati che hanno profanato la sua purezza con i loro desideri sfrenati di potere e vi hanno portato disordine e immoralità. I Miei Vicari hanno predetto questi errori terribili e disastrosi che hanno straziato di nuovo il Mio Cuore.

IN QUESTO ISTANTE CHIEDO A MIO FIGLIO FRANCESO, PAPA E VESCOVO DI ROMA, DI FAR CONOSCERE AGLI UOMINI IL TERZO SEGRETO CHE MIA MADRE RIVELÒ A FATIMA PER L'UMANITÀ.

In passato esso è stato fatto conoscere solo parzialmente ma, in questo istante in cui si avvicina il suo compimento, il Mio Popolo deve conoscere la vera Parola di Mia Madre, in modo che l'umanità veda la realtà come qualcosa di molto vicino e non lontano e affinché rafforzi la sua fede prima che si manifesti il maligno per confondere e impadronirsi del Mio Popolo.

L'Istituzione della Mia Chiesa vacillerà e il Mio Popolo vagherà come le pecore senza pastore.

IN QUESTO MOMENTO VI CHIEDETE E PENSATE DI MERITARE DI SAPERE SE FRANCESCO È OPPURE NO UN PAPA DI CUI POTETE FIDARVI... PREGATE, PREGATE... "DAI SUOI FRUTTI LO CAPIRETE".

Pregate per l'Italia.
Pregate per l'Argentina, patirà.
Pregate per l'Ecuador, soffrirà.

Miei amati:

Che la Mia benedizione sia con voi in questi istanti di agonia.

IO NON VI ABBANDONERÒ, RIMARRÒ ACCANTO A VOI.

Il vostro Gesù.

AVE MARIA IMMACOLATA, CONCEPITA SENZA PECCATO.
AVE MARIA IMMACOLATA, CONCEPITA SENZA PECCATO.
AVE MARIA IMMACOLATA, CONCEPITA SENZA PECCATO.

  

UNITI INVOCHIAMO LO SPIRITO SANTO PERCHÉ CI AIUTI A DISCERNERE...
20.03.2013

Fratelli, sotto l'azione dello Spirito Santo e di fronte alla proliferazione di una grande quantità di messaggi e dissertazioni personali di alcuni uomini, che si sforzano di dare qualsiasi tipo di spiegazione, desidero chiarire che, personalmente, trasmetto la Parola del Cielo così come Essa mi è stata rivelata.

Mi sento in conflitto quando non sappiamo discernere la Parola Divina, come accade per il messaggio di Nostro Signore Gesù Cristo in data odierna, 20 marzo 2013. Per il Cielo, per Cristo e per la Beata Madre noi tutti siamo Loro figli ed essi ci trattano normalmente, proprio come dei figli, chiunque noi siamo.  Di fronte all'inquietudine di quest'istante dobbiamo cogliere tutto ciò nella parola che Nostro Signore Gesù Cristo usa quando chiama Papa Francesco: "figlio"... in quale altro modo un Padre dovrebbe chiamare Suo figlio?

Non dovremmo lasciarci prendere dal sentimento, bensì dalla capacità di giudizio. Gli eventi si sviluppano in funzione della risposta degli uomini e della Misericordia Divina.

Cristo oggi ci ha dato un esempio della Sua Infinita Misericordia come fece un tempo con San Pietro e con Giuda. Entrambi ebbero la possibilità di pentirsi e di fare ammenda dei propri errori, entrambi usarono il libero arbitrio per fare il bene o commettere il male.

San Pietro lo rinnegò e Cristo lo guardò... attese nella speranza di una reazione di San Pietro che, con il dolore nel cuore e con vero pentimento, decise volontariamente di usare il libero arbitrio per fare del bene... e Dio lo aiutò, San Pietro si pose al suo fianco con umiltà e Dio lo nominò Vicario e Capo della Sua Chiesa e, come ci ha rivelato la Beata Vergine Maria il 20 febbraio 2013“SARÀ LO STESSO PIETRO A SEDERSI SUL TRONO ACCANTO AL MIO AMATO FIGLIO ED EGLI REGNERÀ SULLA CHIESA SANTA E RIMANENTE”, e noi continuiamo a sperarlo con fede.

D'altro canto, Giuda ebbe le stesse possibilità di fare ammenda e di essere fedele, ma decise con libero arbitrio di compiacere la sua volontà umana, sacrificando il proprio Maestro per 30 monete d'argento. Anche se Cristo non lo aveva dichiarato pubblicamente, aveva lasciato intravedere ciò che stava per accadere, perché sapeva chi lo avrebbe tradito.

Cristo ha chiesto a Papa Francesco di decidere se desidera obbedirgli rivelando il Terzo Segreto di Fatima che contiene le verità occulte su ciò che sta accadendo nell'Istituzione della Chiesa e nel Corpo Mistico. Pertanto, Papa Francesco ha la possibilità di obbedire a Cristo o di lasciarsi corrompere dai membri della massoneria, che eserciteranno ogni pressione su di lui affinché faccia ciò che essi desiderano.

Cristo ci ha chiesto di pregare perché se Egli, che è Dio, dà a Papa Francesco l'opportunità di dimostrargli il proprio amore e la propria fedeltà, chi siamo noi per giudicare? E chi siamo noi per esigere una risposta da Cristo che sia favorevole per noi? Il Signore l’ha affermato chiaramente nel messaggio di oggi: "credete di meritare di sapere se Francesco è oppure no un Papa di cui potete fidarvi" e ci raccomanda di pregare.

In questo momento anche noi abbiamo la possibilità di essere umili, di scegliere se continuare a rimanere fedeli a Cristo e attendere con saggezza e pazienza che i "frutti maturino", oppure di prendere una decisione personale.

In conclusione, fratelli, sappiamo che stiamo già vivendo la Grande Purificazione e ci è stato rivelato in anticipo che un falso Papa occuperà il Trono di Pietro (Apocalisse 13,11ss)... ma essendo Amore e Giustizia, Cristo non nega a nessuno la possibilità di scegliere tra il bene o il male. La cosa più saggia è rivolgersi alla Beata Vergine, alla quale Cristo ha affidato la Sua Chiesa in questi tempi pieni di confusione e di pericolo. Perché noi cristiani cattolici ci sorprendiamo tanto di queste Parole Divine?

RESTIAMO UNITI E SEGUIAMO UN SOLO PASTORE: CRISTO, NOSTRO SIGNORE, CHE RIMANE ACCANTO A NOI E CHE NON CI ABBANDONA.

Luz de María, 20 marzo 2013